Il mese di agosto è alle porte e, come di consueto, vogliamo dedicare un saluto speciale ai nostri lettori.
Crediamo che il saluto di quest’anno sia davvero molto particolare, perché l’avvicinarsi della pausa estiva lascia aperte moltissime tematiche in costante evoluzione, che abbiamo affrontato nel corso di quest’anno e che riprenderemo a settembre. Proviamo perciò a tirare le somme delle principali novità di questa prima parte del 2020 e a capire insieme cosa potrebbero portarci i prossimi mesi.
Covid-19
La prima parte dell’anno è stata segnata dall’impatto della pandemia sulle nostre vite personali e professionali. A partire da febbraio la nostra Guida ha dedicato varie pagine alla risposta europea all’emergenza (1 | 2 | 3) e al suo impatto diretto sui progetti europei (4 | 5). A che punto siamo?
Il dibattito sulla risposta al Coronavirus si è legato in maniera diretta a quello sul futuro dell’Europa e sulla sua programmazione finanziaria. La situazione richiede infatti soluzioni nuove e maggiori risorse per fronteggiare gli impatti sanitari, economici e sociali della crisi.Questo è il senso del Piano per la Ripresa dell’Europa (pdf)/ Next Generation EU (pdf), oggetto di proposta da parte della Commissione europea, di accordo in sede di Consiglio europeo e ora di dibattito in sede parlamentare.
Le istituzioni comunitarie sono impegnate in prima linea anche su forme di risposta all’emergenza più specifiche e immediate. Queste le pagine con le ultime novità da Commissione, Parlamento e Consiglio europeo. Tra le altre cose, ci sono buone notizie per quanto riguarda:
- la disponibilità di cure (Remdesivir),
- nuovi bandi dedicati alla ripresa post-pandemia (qui il testo della call),
- la disponibilità di dati per la ricerca scientifica.
Bilancio UE
La definizione del nuovo bilancio dell’Unione Europea è ovviamente una priorità alla vigilia dell’inizio del nuovo settennio di programmazione 2021-2027. Abbiamo dedicato un’apposita rubrica a questo tema, di cui segnaliamo soprattutto:
- un prospetto provvisorio dei futuri bandi comunitari (che verrà aggiornato sulla base delle discussioni attualmente in corso),
- una dettagliata rassegna del processo di approvazione del bilancio (utile strumento di comprensione e di aggiornamento, attraverso i link dedicati),
- un aggiornamento successivo all’accordo del Consiglio europeo sulle risorse allocate per il prossimo settennio e per il Piano per la Ripresa dell’Europa (Next Generation EU).
Al momento le principali partite aperte sono dunque le seguenti, tra loro collegate:
- l’approvazione delle Risorse Proprie 2021-2027 (RP),
- l’approvazione del relativo nuovo Quadro Finanziario (QFP),
- l’approvazione di Next Generation EU (NGEU).
La parola su questi temi spetta ora principalmente Parlamento europeo: i relativi documenti ufficiali sono già stati approvati dalla Commissione (RP | QFP | NGEU) e dal Consiglio europeo (conclusioni).
Al momento, la posizione del Parlamento europeo su Next Generation EU è positiva: NGEU rappresenta effettivamente una novità importante tra gli strumenti a disposizione dell’Europa per fronteggiare la crisi e rilanciare la ripresa a breve termine. Tuttavia, il Parlamento giudica insufficiente l’allocazione finanziaria a lungo termine e l’impegno per la necessaria riforma del sistema delle Risorse Proprie, preparandosi a porre un veto (come da sue prerogative) in mancanza di passi adeguati in questa direzione, soprattutto da parte del Consiglio. Infatti, come già ricordato, l’allocazione al momento concordata per il periodo 2021-2027 è inferiore alle aspettative e il Piano per la Ripresa ha carattere eccezionale.
Le prime posizioni ufficiali del Parlamento su questi temi possono essere ripercorse qui: 21 luglio | 22 luglio | 23 luglio (1) | 23 luglio (2). Il Parlamento ha recentemente riaffermato (attraverso il suo Presidente David Sassoli) l’importanza di tempi rapidi nella formulazione di un parere da parte del Parlamento europeo e nel raggiungimento di un accordo.
Brexit
È un tema al quale abbiamo dedicato recente attenzione (qui e qui). Nonostante altre priorità abbiano catalizzato l’attenzione delle autorità europee e britanniche, il processo continua.
Il 31 gennaio 2020 ha preso ufficialmente avvio l’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea. Il 2020 è considerato un “anno transitorio”: è stata esclusa un’estensione del periodo transitorio (possibile secondo i primi accordi), quindi a partire dal 31 dicembre il Regno Unito sarà a tutti gli effetti considerato un paese non membro dell’UE.
Quali sono le novità in materia e cosa succederà?
Sono in corso serrati round di negoziazione tra rappresenti europei e britannici, che è possibile approfondire sulle pagine dedicate della Commissione e del Consiglio europeo. Sono inoltre disponibili ulteriori approfondimenti in merito al futuro quadro post-Brexit e a come prepararsi ad affrontare (a partire dal 1° gennaio) la fine del periodo di transizione.
Altri spunti di riflessione
“L’Europa vicino a noi” è una nuova rubrica che contiamo di sviluppare ulteriormente nei prossimi mesi: una serie di interviste ad attori-chiave che si occupano di promuovere l’Europa e di sostenere le attività di europrogettazione sui nostri territori. Queste interviste vi permetteranno di conoscerli meglio e di raccogliere interessantissimi spunti per la vostra attività. Restate sintonizzati!
Il periodo di emergenza-Covid ci ha fatto scoprire (o riscoprire) fonti di informazione e di auto-formazione particolarmente interessanti e complete. Da sempre – e con maggiore intensità negli ultimi mesi – dedichiamo attenzione a questo tema, che abbiamo raccolto in una sezione dedicata della nostra guida. Continueremo a settembre con molti altri materiali raccolti di sicuro interesse! La pausa estiva può essere per alcuni di noi un momento di letture ed approfondimenti (cui aggiungiamo, per completezza, la nostra altra rubrica “domande e risposte”).
Buona estate a tutti!