Proseguiamo con questo post la mini-rubrica che intende fornire una risposta ad alcune delle domande più frequenti riguardo all’attività di europrogettazione. Fateci sapere se i punti proposti stanno cogliendo nel segno!
Per poter partecipare a un progetto europeo ho bisogno di uno specialista in materia che mi fornisca il supporto necessario e mi scriva il progetto?
La risposta a questa domanda non è univoca e dipende da molti fattori, in primo luogo dal tipo di progetto, dal tipo di organizzazione e dal modo in cui quest’ultima si avvicina all’elaborazione della proposta progettuale.
Da un certo punto di vista si può dire che sì, il supporto di uno specialista in materia (di un cosiddetto “europrogettista”) può costituire un vantaggio. Una persona che ha già scritto altri progetti simili può conoscerne più facilmente le criticità, gli errori da evitare e le modalità più efficaci per presentarne i punti di forza. D’altra parte:
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- Per essere efficace, è consigliabile che la persona individuata abbia un’esperienza reale e provata nella scrittura di progetti europei. Ciononostante, nemmeno una persona molto capace e con esperienza può garantire la vittoria di un progetto. Inoltre questa persona ha un costo, che normalmente include una parte per il lavoro svolto più una parte ad incentivo in caso di successo;
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- La persona individuata non può sostituirsi all’organizzazione. Può favorire l’elaborazione di una buona proposta e può formularla in modo efficace, ma le idee, gli approcci e gli argomenti necessari a presentarne i punti di forza (oltre ai documenti di natura formale necessari alla partecipazione al progetto) richiedono un grande impegno da parte dell’organizzazione stessa;
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- Molte delle informazioni necessarie alla preparazione di un progetto europeo sono diventate più accessibili con l’avanzare degli anni e con lo sviluppo di appositi strumenti (quali ad esempio la nostra Guida). Molte organizzazioni possono tentare con un certo successo lo sviluppo delle competenze interne necessarie alla presentazione di progetti europei;
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- È consigliabile che l’organizzazione conosca bene gli attori, le iniziative realizzate e le priorità strategiche nel proprio settore d’intervento, a livello regionale o internazionale (a seconda della natura dell’organizzazione stessa). È più probabile che un buon progetto e un buon partenariato scaturiscano da questo tipo di conoscenza e di impegno, piuttosto che dal solo supporto di un europrogettista.
Il supporto di uno specialista in materia è dunque una condizione utile, ma sicuramente non sufficiente e non sempre necessaria per la preparazione di un progetto di successo.
Oltre al coinvolgimento di un europrogettista, è importante partecipare ai primi progetti europei in qualità di partner, con un capofila già dotato di una esperienza pregressa; iniziare con un programma o un bando semplice e molto in linea con la propria missione; documentarsi e fare della partecipazione ai primi progetti europei un’opportunità di crescita e apprendimento, propria e della propria organizzazione.
A questo proposito, consigliamo di leggere le “storie di europrogettazione” proposte sulla nostra Guida, per conoscere il percorso intrapreso da altre organizzazioni nell’avvicinamento ai progetti europei.