La nuova programmazione ci porta nuovi regolamenti, piani di lavoro e bandi in alcuni dei settori più importanti per il Terzo Settore. Scopriamo insieme tutte le novità.
Tre programmi importanti per il Terzo Settore
Le tematiche dei diritti e della cittadinanza sono trattate in questo periodo di programmazione dal programma cittadini, uguaglianza, diritti e valori (noto anche come CERV, dall’acronimo inglese Citizens, Equality, Rights and Values), dal programma Giustizia e dal Corpo Europeo di Solidarietà.
Giustizia rappresenta la continuazione dell’analogo programma già in essere nel ciclo 2014-2020, mentre CERV raccoglie l’eredità di due precedenti programmi, il Programma per i diritti, l’uguaglianza e la cittadinanza e il programma Europa per i Cittadini. Giustizia e CERV hanno una fonte di finanziamento comune, il Fondo per la Giustizia, i Diritti e i Valori, che fa capo alla DG Giustizia e Consumatori (DG JUST) della Commissione europea.
La loro azione è fortemente sinergica a quella del Corpo Europeo di Solidarietà, un’iniziativa recente (nata nel 2016 e costituita come programma solo nel 2018), gestita dalla DG Istruzione, gioventù, sport e cultura (DG EAC) e focalizzata su iniziative di volontariato internazionale per i giovani.
I tre programmi Giustizia, CERV e Corpo europeo di solidarietà coprono uno spettro tematico molto importante: da una parte, sono i programmi di riferimento in alcuni dei settori più significativi per il Terzo Settore; dall’altra, sono una delle principale risposte a due delle sei priorità strategiche della Commissione europea (la promozione della cittadinanza e della democrazia europea e dei valori fondamentali dell’UE), contribuendo anche alle altre.
Abbiamo sviluppi recenti e importanti per tutti e tre i programmi, pur con situazioni e modalità diverse. Vediamo insieme quali.
Cittadini, uguaglianza, diritti e valori: il regolamento
Il programma cittadini, uguaglianza, diritti e valori (CERV) è in assoluto quello in cui gli sviluppi sono più ampi e significativi.
Innanzitutto, è stato ufficialmente approvato il regolamento che costituisce la base per il suo funzionamento.
Ha un obiettivo ampio e ambizioso, che richiama direttamente l’azione della società civile: “ […] proteggere e promuovere i diritti ei valori sanciti nei trattati […] in materia di diritti umani applicabili, in particolare sostenendo le organizzazioni della società civile […] e incoraggiando la partecipazione civica e democratica, al fine di sostenere e sviluppare ulteriormente società aperte, basate sui diritti, democratiche, eque e inclusive che sono fondate sullo Stato di diritto”.
È diviso in quattro componenti (con bandi dedicati accessibili ai rispettivi link):
- Valori dell’Unione (definiti come rispetto della dignità e dei diritti umani, libertà, democrazia, uguaglianza, protezione delle minoranze, pluralismo, non-discriminazione, tolleranza, giustizia, solidarietà e uguaglianza di genere. Questa componente raccoglie circa il 46% della dotazione finanziaria);
- Coinvolgimento e partecipazione dei cittadini (memoria e identità europea, partecipazione democratica dei cittadini e scambi tra cittadini di paesi diversi. Questa componente raccoglie circa il 7% della dotazione finanziaria);
- Uguaglianza, diritti e parità di genere (lotta a ogni tipo di discriminazione, disuguaglianza e intolleranza, promozione dei diritti delle categorie più vulnerabili e dei diritti di cittadinanza dell’Unione) e Daphne (prevenzione e contrasto di ogni forma di violenza di genere, contro donne, minori, giovani, disabili, LGBTIQ e altri gruppi a rischio, sostegno e tutela delle vittime dirette e indirette di ogni forma di violenza). Queste due componenti raccolgono circa il 26% della dotazione finanziaria.
Uno specifico allegato del regolamento definisce l’ampia gamma di azioni finanziabili nelle diverse componenti del programma.
Maggiori informazioni si possono trovare (oltre che nel testo del regolamento):
- Nella pagina di aggiornamento dedicata ai bandi del programma CERV;
- Nella pagina di approfondimento dedicata alla genesi del programma CERV;
- Nelle pagine dedicate ai precedenti programmi Europa per i Cittadini e Diritti, uguaglianza e cittadinanza;
- Sul sito della DG Giustizia e dell’Agenzia Esecutiva per l’Educazione e la Cultura (EACEA), che si occuperà della gestione del programma (come già della gestione di Europa per i Cittadini e del Corpo Europeo di Solidarietà).
Cittadini, uguaglianza, diritti e valori: il piano di lavoro e i bandi
È già stato pubblicato il piano di lavoro del programma CERV per il biennio 2021-2022, che presenta tutte le informazioni utili ad impostare l’attività su bandi:
- Un’introduzione riguardante la visione del programma e delle sue quattro componenti;
- Il budget disponibile nel biennio nei diversi ambiti delle quattro componenti;
- I criteri di ammissibilità e di aggiudicazione generali;
- Un elenco dettagliato delle diverse call aperte nelle quattro componenti e nei principali ambiti, con indicazione di obiettivi, beneficiari coinvolti, priorità, attività, risultati, criteri di ammissibilità specifici, l’allocazione finanziaria e la tempistica prevista.
Sono inoltre già stati pubblicati i primi bandi del nuovo programma:
- Per la Componente Valori dell’Unione:Accordi-quadro con reti e organizzazioni della società civile attive sui valori europei (scadenza 22 giugno)Sovvenzioni a partner-quadro attivi sui valori europei (scadenza 29 giugno)
- Per la Componente Uguaglianza, diritti e parità di genere:Promuovere l’uguaglianza e lottare contro il razzismo, la xenofobia e la discriminazione (scadenza 15 giugno)Proteggere e promuovere i diritti del bambino (scadenza 7 settembre)Bando per autority nel settore della protezione dei dati personali (scadenza 9 settembre)
- Per la Componente Coinvolgimento e partecipazione dei cittadini:Memoria europea (scadenza 22 giugno)
- Per la Componente Daphne:Prevenire e combattere la violenza di genere e contro i bambini (scadenza 15 giugno)
Le novità del programma Giustizia
La situazione è simile – e ricca di novità – nell’ambito del programma Giustizia, che condivide la stessa linea di finanziamento del programma CERV, pur avendo finalità più specifiche e tecniche.
È stato approvato il regolamento del programma, che individua come principali obiettivi la promozione:
- della cooperazione giudiziaria in materia civile e penale, dello Stato di diritto e dell’indipendenza e imparzialità della magistratura;
- della formazione giudiziaria, di una comune cultura giuridica e giudiziaria e dell’attuazione coerente ed efficace degli strumenti giuridici dell’Unione;
- di un accesso efficace e non discriminatorio alla giustizia per tutti, dei diritti delle vittime di reato, degli indagati e degli imputati nei procedimenti penali.
Prevede vari tipi di azione, non dissimili da quelle previste nell’ambito del programma CERV: sensibilizzazione, apprendimento reciproco, attività analitiche e di monitoraggio, formazione, strumenti digitali, sviluppo e sostegno a reti e organizzazioni, diffusione della conoscenza e dei risultati del programma.
Anche in questo caso, consigliamo di approfondire le informazioni sul testo del regolamento, nella pagina di aggiornamento dedicata ai bandi del programma Giustizia, nella pagina di approfondimento dedicata alla genesi del programma Giustizia, nella pagina dedicata al precedente programma Giustizia e sul sito della DG Giustizia.
Anche per il programma Giustizia è già stato pubblicato un piano di lavoro per il periodo 2021-2022, con una struttura simile a quella presentata sopra per CERV: fornisce dunque tutti gli strumenti utili a pianificare l’attività su bandi nei prossimi due anni.
Infine, anche per il programma Giustizia sono già disponibili i primi bandi:
- Sostegno a progetti di “e-Justice” nazionali o transnazionali;
- Sostegno a reti europee attive nel settore dell’agevolazione e della promozione della cooperazione giudiziaria in materia civile e / o penale e nel settore dell’accesso alla giustizia;
- Promozione della cooperazione giudiziaria in materia civile e penale;
- Sostegno a progetti transnazionali di formazione giudiziaria in materia di diritto civile, diritto penale o diritti fondamentali.
La scadenza di questi primi bandi del programma Giustizia è fissata al 18 maggio.
La guida e i bandi del Corpo Europeo di Solidarietà
Il Corpo Europeo di Solidarietà è una delle novità di maggior rilievo emerse nel corso del precedente periodo di programmazione. Avviato nel 2016 e ufficializzato come programma soltanto nel 2018, ha già raccolto l’adesione di 275.000 giovani, di cui 50.000 attivi su progetti specifici. Raccoglie l’eredità e gli insegnamenti dei principali programmi europei a favore del volontariato e dei giovani, in particolare del Servizio volontario europeo.
Per il nuovo periodo di programmazione, il Corpo Europeo di Solidarietà si propone di raddoppiare i beneficiari, di estendere le attività a progetti di natura umanitaria in tutto il mondo (per le quali sarà possibile partecipare fino all’età di 35 anni) e a rafforzare le opportunità di apprendimento online per i partecipanti.
Il meccanismo del Corpo Europeo di Solidarietà è molto semplice: il programma promuove l’azione di giovani o gruppi di giovani (di età compresa tra i 18 e i 35 anni) nell’ambito di organizzazioni impegnate in azioni di solidarietà e in possesso di un “marchio di qualità”, che certifica l’allineamento con principi, obiettivi e standard di qualità del programma.
Il programma distingue tra progetti di volontariato, che riprendono questa struttura operativa di base, e progetti di solidarietà, volti a favorire nuove attività spontanee da parte di gruppi di giovani (con l’eventuale supporto di organizzazioni già esistenti o coach). Il programma può anche sostenere (in misura minore) attività di lavoro o tirocinio secondo modalità simili.
L’attività può essere svolta nel paese di residenza o in un altro paese e le spese rimborsate possono includere viaggio, costi organizzativi e di gestione, apprendimento delle lingue, visita preparatoria, supporto per categorie svantaggiate, imprevisti e un piccolo forfait giornaliero.
Il programma è dunque aperto sia alle organizzazioni ospitanti (per l’ottenimento di un “marchio di qualità”, l’accoglienza e il supporto ai partecipanti) sia ai giovani partecipanti su un progetto. L’essenza del programma è raccolta in un semplice prospetto informativo e tutte le informazioni sono accessibili sul sito di riferimento.
È già disponibile il bando 2021 del Corpo Europeo di Solidarietà, le cui scadenze sono fissate al 28 maggio e al 5 ottobre. Una guida recentemente aggiornata descrive tutti i dettagli necessari alla partecipazione. È attesa a breve la formalizzazione del regolamento del programma da parte delle istituzioni comunitarie.
Il Corpo Europeo di Solidarietà beneficerà del supporto dell’Agenzia EACEA, di una rete di agenzie nazionali (per l’Italia, l’Agenzia nazionale per i giovani) e di uno specifico servizio online.
Un mondo di opportunità
Le opportunità per costruire un’Europa più giusta, consapevole e solidale non mancano: il Terzo Settore è da sempre a fianco delle istituzioni comunitarie nel portare avanti questo progetto.
Buona partecipazione e continuate a seguirci con i prossimi aggiornamenti.