Un punto sull’anno trascorso, in Europa, in Italia e per la Guida all’Europrogettazione: bilanci di fine anno e una visione per il 2025
Dicembre 2024: un momento importante per l’Europa
La fine di quest’anno rappresenta un momento importante, sia per l’Europa, sia per i progetti europei.
Il 1° dicembre ha iniziato il suo nuovo mandato il nuovo Collegio dei Commissari della Commissione europea, guidato per un secondo quinquennio dalla presidente Ursula von der Leyen. In un contesto di crescenti tensioni internazionali, che si aggiungono alle sfide economiche e sociali, ambientali e climatiche, la Commissione che accompagnerà l’Europa e i progetti europei nel quinquennio 2024-2029 si è data sette priorità strategiche:
- Un nuovo piano per la prosperità sostenibile e la competitività dell’Europa (crescita economica, imprese, innovazione, competitività, prosperità ed equità);
- Una nuova era per la difesa e la sicurezza europee (risposta alle sfide in materia di sicurezza e difesa, preparazione e gestione delle crisi);
- Sostenere le persone e rafforzare le società e il modello sociale europei (equità e solidarietà sociale e pari opportunità per tutti);
- Mantenere la qualità della vita: sicurezza alimentare, acqua e natura (sistema agricolo e alimentare competitivo e resiliente, salvaguardia della biodiversità e preparazione ai cambiamenti climatici);
- Proteggere la nostra democrazia, difendere i nostri valori (i cittadini al centro della democrazia europea e futuro dell’Unione);
- Europa globale: fare leva sulla forza e sui partenariati dell’Europa (vicinato e partenariati per affrontare le sfide globali e promuovere la pace e la stabilità economica);
- Raggiungere insieme gli obiettivi e preparare l’Unione al futuro (un bilancio dell’UE moderno e rafforzato e un ambizioso programma di riforme).
Questa nuova definizione delle priorità strategiche della Commissione europea avrà anche ripercussioni su fondi e programmi. Siamo infatti a metà del ciclo di programmazione 2021-2027 ed è il momento in cui se ne effettua una valutazione intermedia, per gestire al meglio il tempo e i fondi rimasti nella seconda metà del settennio; ed è anche il momento in cui iniziano i lavori preparatori per il nuovo settennio di programmazione dei fondi 2028-2034.
Già a fine febbraio sono state approvate le modifiche di metà periodo del quadro finanziario 2021-2027, conseguenza di un settennio caratterizzato da nuove sfide impreviste e di grande portata (Covid-19, invasione russa dell’Ucraina, crescente instabilità internazionale) e dalle loro ripercussioni economiche e sociali. Le modifiche introducono nel quadro finanziario nuovi margini di riserva e flessibilità su alcuni strumenti esistenti, istituiscono una nuova Piattaforma per le Tecnologie Strategiche per l’Europa (STEP, a sostegno delle tecnologie strategiche critiche ed emergenti e delle rispettive catene di approvvigionamento) e introducono un nuovo strumento dedicato all’Ucraina.
Sempre in questo periodo sono in corso le Mid-Term Review dei principali programmi europei, e sono già disponibili brevi sintesi (Performance Statement) che ne riportano i principali risultati:
Orizzonte Europa: Mid-Term Review | Performance Statement
Europa Digitale: Mid-Term Review | Performance Statement
Programma per il Mercato Unico: Mid-Term Review | Performance Statement
EU4Health: Mid-Term Review | Performance Statement
Erasmus+: Mid-Term Review | Performance Statement
Cittadini, Uguaglianza, Diritti e Valori: Mid-Term Review | Performance Statement
Europa Creativa: Mid-Term Review | Performance Statement
LIFE: Mid-Term Review | Performance Statement
Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione: Mid-Term Review | Performance Statement
FESR: Mid-Term Review | Performance Statement
FSE+: Mid-Term Review | Performance Statement
Segnaliamo anche la pubblicazione di documenti di analisi più specifici su Orizzonte Europa, di cui abbiamo già parlato qui.
Un bilancio sui territori italiani: il rapporto ASviS
È tempo di bilanci anche per i territori italiani: è stato pubblicato qualche giorno fa il rapporto 2024 dell’Associazione Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS) che mappa l’avanzamento dei territori italiani (Regioni, Province e Città metropolitane) rispetto agli indicatori di sviluppo riconosciuti dalla comunità internazionale (Sustainable Development Goals e Agenda 2030). La “territorializzazione” degli SDG è anche l’oggetto di un’apposita piattaforma di supporto e di un interessante rapporto dell’OCSE pubblicato a marzo.
Il “Rapporto Territori 2024” dell’ASviS (disponibile in vari formati: rapporto pdf, sintesi pdf, articolo riassuntivo, schede interattive, video ed evento di presentazione) evidenzia un quadro variegato ma non particolarmente roseo, con ritardi in molte Regioni e Comuni nel raggiungimento degli obiettivi, e una fetta consistente di obiettivi per i quali nel periodo 2010-2023 si è registrato addirittura un allontanamento.
Vedi le schede di: Abruzzo | Basilicata | P.A. Bolzano | Calabria | Campania | Emilia-Romagna | Friuli-Venezia Giulia | Lazio | Liguria | Lombardia | Marche | Molise | Piemonte | Puglia | Sardegna | Sicilia | Toscana | P.A. Trento | Umbria | Valle d’Aosta | Veneto
I fondi europei e le capacità di assorbimento da parte delle autorità nazionali, regionali e locali rappresentano un pilastro fondamentale per rilanciare e rispondere a questa sfida. Riprendendo i commenti di ASviS rispetto ai dati emersi dall’analisi:
“I drammatici ritardi dell’Italia sui 17 SDGs in Regioni, Province autonome e città metropolitane possono essere recuperati a condizione di concentrarsi seriamente sulla dimensione territoriale dell’Agenda 2030. Occorre mettere a frutto le esperienze virtuose che emergono dai territori, che l’ASviS raccoglie e valorizza nel Rapporto odierno, e usare adeguatamente le risorse a disposizione, a partire dai 75 miliardi di euro assegnati all’Italia dall’Accordo di Partenariato con l’Ue, di cui è stato finora impegnato solo il 12%”.
Questa analisi conforta il percorso intrapreso dalla Guida all’Europrogettazione, volto a migliorare le capacità di realizzare buoni progetti, a tutti i livelli, sui nostri territori.
Guida all’Europrogettazione: 10 anni di contenuti, sempre più vicina
In questo contesto, il prossimo anno la Guida all’Europrogettazione festeggerà i suoi 10 anni di attività: 10 anni in cui ha prodotto centinaia di pagine di articoli, formazione e approfondimento su tutto ciò che riguarda i progetti europei; 10 anni in cui la sua partnership, i suoi utenti e gli strumenti che offre sono regolarmente cresciuti; 10 anni in cui ha promosso l’idea che l’Europa possa e debba essere un motore di sviluppo fondamentale per i nostri territori.
Quest’anno abbiamo continuato ad arricchire i contenuti della Guida e abbiamo avviato un’attività di presentazione in vari territori d’Italia, in collaborazione con i nostri partner e con organizzazioni specializzate in vari settori. Infatti è nostra intenzione avvicinarci maggiormente a chi usa la Guida, a chi vuole conoscere i progetti europei e a chi li realizza, con una presenza e un contributo crescente a momenti di formazione, sensibilizzazione e approfondimento. È anche nostra intenzione parlare ancora di più con chi lavora sui progetti europei, con nuove interviste e con il loro coinvolgimento su approfondimenti che sappiano dare una maggiore profondità e specificità tematica ai nostri articoli.
È con questo spirito che proponiamo un video di presentazione della Guida realizzato per Assifero, l’associazione che riunisce fondazioni ed enti filantropici italiani: fondazioni di famiglia, fondazioni d’impresa, fondazioni di comunità e altri enti filantropici, che mettono a disposizione una lunga storia, competenze e risorse finanziarie per lo sviluppo del nostro Paese. Proporremo, tra i prossimi articoli, interviste a enti e fondazioni che si operano per lo sviluppo di territori (e spesso anche di territori “difficili”) con un’attenta attività di animazione e di coinvolgimento su iniziative e progetti europei.
Con lo stesso spirito abbiamo avviato un percorso di approfondimento dedicato ai Comuni e ai piccoli Enti Locali, e alla loro capacità di portare l’esperienza europea e i progetti europei direttamente al cuore del vissuto quotidiano dei cittadini. Vi abbiamo già dedicato tre articoli e presentato vari strumenti dedicati a loro: scoprili qui, qui e qui. Abbiamo in serbo nuovi strumenti, guide, approfondimenti e interviste, che pubblicheremo nei prossimi mesi. Abbiamo intanto presentato la Guida – e ascoltato molte interessantissime esperienze – all’Assemblea Nazionale dell’ANCI del 21 novembre.
I progetti europei sono storie e strade che si percorrono insieme, e nel suo piccolo, la nostra Guida vuole dare un contributo e un esempio.