In questi ultimi giorni i media hanno molto parlato di “Recovery Fund” e di Summit europei e di budget 2021-2027.
Ma che cosa vuol dire? È successo qualcosa di importante per la definizione del bilancio comunitario?
È passato un po’ di tempo dal nostro ultimo aggiornamento su questa materia: da febbraio ad oggi, molte altre urgenze hanno occupato l’attenzione dei media, dei cittadini e delle istituzioni comunitarie. Ma dove eravamo rimasti in merito alla programmazione 2021-2027, e quali sono le novità?
Per maggior chiarezza, ricordiamo i principali elementi che costituiscono quello che viene normalmente definito “bilancio comunitario” (trovate i dettagli in un nostro post dedicato):
- l’ammontare delle risorse (“Risorse Proprie”) a disposizione per istituzioni, politiche e programmi europei durante il settennato di riferimento;
- il Quadro Finanziario Pluriennale (QFP), ovvero la programmazione degli importi massimi annui degli stanziamenti durante il settennato;
- i singoli bilanci annuali e i Regolamenti relativi ai singoli Programmi Europei, le cui allocazioni massime sono definite dal Quadro Finanziario Pluriennale.
I link proposti per ogni punto permettono di seguire l’iter legislativo di ognuna di queste procedure, tutte collegate tra di loro ma tutte distinte l’una dall’altra.
Ebbene, dove eravamo rimasti su tutti punti?
Sulle Risorse Proprie si era, per così dire, in alto mare. Ad una proposta della Commissione europea del 2018 era seguita una fase di scambi ed interlocuzioni, in una materia che resta comunque di competenza esclusiva del Consiglio e degli Stati Membri (le altre istituzioni esprimono soltanto con pareri e raccomandazioni).
Sul QFP la situazione era invece più frizzante e dinamica. L’approvazione del QFP richiede il consenso del Parlamento Europeo, che esercita il suo ruolo negoziale soprattutto su questo aspetto del bilancio comunitario. Lo ha fatto con particolare vivacità nei primissimi mesi di quest’anno, all’indomani delle prime proposte del Consiglio, giudicate insufficienti.
La situazione era più definita, ma anche relativamente ferma per quanto riguarda i singoli Programmi Europei. Per la maggior parte dei programmi esisteva una Proposta della Commissione europea e una Risoluzione del Parlamento europeo; con ulteriori sviluppi dipendenti, tra le altre cose, dall’esito del dibattito sulle Risorse Proprie e sul QFP.
Quali sono ad oggi le principali novità?
1. Le Risorse Proprie.
La più importante è del 21 luglio e riguarda le Risorse Proprie. Il recente summit, di cui si è parlato come di un lungo braccio di ferro riguardante natura ed ammontare del cosiddetto “Recovery Fund”, ha più in generale definito lo stanziamento totale delle Risorse Proprie per il periodo 2021-2027 in 1074 miliardi di euro, cui si aggiungono 750 miliardi di “Recovery Fund”.
L’ammontare definito è inferiore alle precedenti posizioni del Consiglio e del Parlamento europeo (che a febbraio proponevano rispettivamente 1095 e 1324 miliardi di euro), ma è in realtà di molto superiore, se si considera l’apporto addizionale del “Recovery Fund” (cui dedicheremo un apposito post!).
L’accordo fa seguito ad una proposta della Commissione europea del 28 maggio e ad una della Presidenza del Consiglio del 10 luglio.
È descritto con molti dettagli sul sito ufficiale del Consiglio europeo (qui il testo ufficiale).
2. Il QFP
Nel frattempo vi sono anche stati importanti sviluppi per quanto riguarda il Quadro Finanziario Pluriennale: sempre il 28 maggio la Commissione europea ha presentato una nuova proposta, corredata da apposite schede tematiche e settoriali. Insieme all’accordo raggiunto sulle Risorse Proprie, questa proposta è una tappa fondamentale per il nuovo assetto di fondi e programmi europei per il 2021-2027.
Infatti, a partire da questa proposta e dall’accordo raggiunto il 21 luglio, le negoziazioni e le procedure di approvazione per i singoli programmi e per il QFP potranno riprendere in modo deciso, fino alla loro approvazione attesa entro fine anno.
In questo senso, la necessità di fornire una risposta forte all’emergenza ha costituito uno stimolo alla finalizzazione di accordi che sono regolarmente (per ogni settennato) lunghi e difficili. La natura del cosiddetto “Recovery Fund” (meglio definibile come “Recovery Instrument”, o “Next Generation EU”) rappresenta un ulteriore punto di svolta: è infatti interamente finanziato dai cosiddetti “Eurobond”, ovvero obbligazioni contratte direttamente a nome dell’Unione europea per far fronte a esigenze particolarmente strategiche ed impellenti da parte dei suoi cittadini e del suo sistema economico.
I documenti più importanti al momento disponibili sul nuovo QFP sono:
- La Comunicazione della Commissione europea che presenta il bilancio dell’UE come motore del piano per la ripresa europea (con un allegato specificamente dedicato alle misure per la ripresa post-crisi);
- La Proposta di Regolamento modificata che stabilisce il quadro finanziario pluriennale per il periodo 2021-2027 (con un riepilogo delle principali voci di budget);
- La Proposta di Regolamento relativa al nuovo strumento dell’UE per la ripresa post-Covid-19.
3. E ora?
È facile aspettarsi nuove, importanti novità nelle prossime settimane e nei prossimi mesi, sia sul QFP che sui singoli programmi comunitari del nuovo settennato.