Il 2020 è stato un anno particolare: anche la fine dell’anno non ha fatto eccezione ed è stata contrassegnata da eventi importanti e dall’esito incerto. Il processo elettorale negli Stati Uniti (giunto alla sua conclusione ufficiale), la Brexit (la cui attuazione regolamentata da un “deal” continua a restare appesa a un filo) e – naturalmente – l’approvazione del bilancio comunitario pluriennale 2021-2027.
Su quest’ultimo punto, presentiamo e commentiamo una notizia lungo attesa dai lettori della nostra Guida:
il Quadro Finanziario Pluriennale per il periodo di programmazione 2021-2027 è stato finalmente approvato.
Sono attesi a breve gli ultimi passaggi necessari alla sua convalida formale. Riprendiamo le tappe principali di questo lungo processo, già analizzate nell’apposita sezione della nostra Guida.
Il bilancio UE fino ad ora, in breve
Il processo è formalmente iniziato nel maggio del 2018, con la presentazione della prima proposta della Commissione e della prima risoluzione in materia del Parlamento europeo. Il dibattito è continuato nei mesi seguenti. Man mano che il quadro si consolidava abbiamo pubblicato e aggiornato un primo prospetto dei programmi per il periodo 2021-2027.
È seguito un periodo di avvicendamento istituzionale, con limitati avanzamenti: l’attuale Parlamento europeo è stato eletto a maggio 2019 e la nuova Commissione ha avviato i lavori a fine novembre. Il Covid-19 ha poi profondamente colpito il tessuto sociale ed economico dell’Unione europea e suscitato una risposta ad ampio raggio da parte delle istituzioni comunitarie. La risposta più “strutturale” è arrivata a luglio di quest’anno, con la decisione di associare al bilancio comunitario 2021-2027 ulteriori e ingenti fondi per il rilancio post-Covid dell’Europa (Strumento per la Ripresa o Next Generation EU).
Da allora il dibattito sulla definizione del quadro finanziario 2021-2027 è avanzato in parallelo a quello dello Strumento per la Ripresa. Il Parlamento ha sollevato alcuni importanti punti di principio, con positivi sviluppi verso l’approvazione di entrambi i “pacchetti” a partire da settembre. Un accordo fondamentale tra Parlamento e Consiglio è stato raggiunto il 10 novembre. È l’accordo su cui si basa l’attuale versione (si spera, finale) dei regolamenti relativi al quadro finanziario e a Next Generation EU. Tuttavia, per alcune settimane è gravata l’incognita del veto posto da Polonia e Ungheria, contrarie a condizioni di utilizzo dei fondi legate allo stato di diritto e ai diritti umani.
Le ultime novità del bilancio UE
L’ultima riserva del veto ungherese e polacco è stata sciolta nella sessione del Consiglio europeo del 10 dicembre, in cui si è concordato di associare alla clausola su stato di diritto e diritti umani una “dichiarazione interpretativa” che chiarisce il ruolo della Corte di giustizia europea nel definirne l’applicazione (la clausola resta dunque sospesa nel tempo necessario al giudizio da parte della Corte stessa).
Il Consiglio ha di conseguenza approvato il “pacchetto” di regolamenti relativi al nuovo quadro finanziario e allo Strumento per la Ripresa, evitando il ricorso all’esercizio provvisorio nell’amministrazione dei fondi europei e sbloccando le ingenti risorse messe a disposizione per il rilancio dei territori europei a partire dal prossimo anno.
A seguire, il 16 dicembre, il Parlamento europeo ha dato il suo accordo definitivo al bilancio 2021-2027, in linea con quanto già concordato con il Consiglio il 10 novembre e con i “punti di principio” precedentemente sollevati:
- l’aumento di budget per i “programmi faro” dell’UE;
- l’avvio di un processo vincolante per l’istituzione di nuove “risorse proprie” dell’UE;
- un maggior controllo sull’utilizzo dei fondi;
- un ulteriore slancio nella lotta al cambiamento climatico, nella protezione della biodiversità e nella promozione delle pari opportunità.
I regolamenti relativi al nuovo bilancio UE
Il “pacchetto” di regolamenti che definisce il quadro dei fondi europei per il periodo 2021-2027 comprende i seguenti documenti fondamentali:
La Decisione in merito alle risorse proprie – che definisce gli ammontari disponibili per l’intero periodo, quantificabili in 1.085,3 miliardi di euro (Quadro Finanziario Pluriennale) più 750 miliardi di euro (Next Generation EU). Questa decisione include importanti novità: la possibilità per la Commissione di contrarre prestiti fino a 750 miliardi di euro (nell’ambito di NGEU); l’aumento del contributo degli stati membri all’UE dall’1,20% all’1,40% del totale del reddito nazionale lordo (aumentabile di un ulteriore 0,6% per far fronte al rimborso dei prestiti contratti per NGEU); l’introduzione di una nuova risorsa propria basata sugli imballaggi in plastica. Conformemente alla procedura, questa decisione dovrà essere ratificata dai singoli Parlamenti nazionali;
Il Regolamento relativo allo Strumento dell’UE per la ripresa – che definisce gli ammontari e le regole generali per il funzionamento e la gestione di Next Generation EU. La struttura generale è la seguente:
- 384,4 miliardi di euro in aiuti a fondo perduto, di cui:
- 47,5 a rafforzamento dei programmi strutturali e di coesione
- 312,5 per la ripresa e la resilienza economica e sociale (sostegno a riforme e investimenti)
- 1,9 per la protezione civile
- 5 per la ricerca e l’innovazione
- 10 per la transizione verso un’economia climaticamente neutra
- 7,5 per lo sviluppo nelle zone rurali
- 360 miliardi di euro in prestiti agli stati per la ripresa e la resilienza economica e sociale (sostegno a riforme e investimenti)
- 5,6 miliardi di euro per accantonamenti e garanzie;
Il Regolamento relativo al nuovo meccanismo di condizionalità di bilancio – che consente di proteggere il bilancio dell’UE da violazioni (in particolare, dei principi dello Stato di diritto) in grado di compromettere la gestione finanziaria e gli interessi finanziari dell’UE (il regolamento oggetto dell’iniziale veto di Ungheria e Polonia);
Il Regolamento relativo al quadro finanziario pluriennale 2021-2027 – che definisce nello specifico la distribuzione dei fondi europei sulle principali linee di bilancio. La struttura generale è la seguente (alle singole linee di bilancio aggiungiamo un esempio di programmi finanziati, i dati sono in milioni di euro):
- 1. Mercato unico, innovazione e agenda digitale – 136.781Es.: Orizzonte Europa, InvestEU, Connecting Europe, Europa Digitale, Mercato Unico
- 2. Coesione, resilienza e valori – 383.768
- 2a. Coesione economica, sociale e territoriale – 330.235Es.: FESR, FSE+, Fondo di coesione, Strumento per le riforme, Strumento di convergenza
- 2b. Resilienza e valori – 53.533Es.: Erasmus+, Corpo europeo di solidarietà, Europa creativa, Diritti e valori, Giustizia
- 3. Risorse naturali e ambiente – 356.374Es.: LIFE, FEASR, FEAMP
- di cui: spese connesse al mercato e pagamenti diretti 258.594Es.: FEAGA
- 4. Migrazione e gestione delle frontiere 23.671Es.: Fondo Asilo e Migrazione, Fondo per la gestione integrata delle frontiere
- 5. Sicurezza e difesa 13.185Es.: Fondo Sicurezza interna, Fondo europeo per la difesa, RescEU
- 6. Vicinato e resto del mondo 98.419Es.: Vicinato, sviluppo e cooperazione internazionale, Assistenza preadesione, Aiuti umanitari
- 7. Pubblica amministrazione europea 73.102
- di cui: spese amministrative delle istituzioni 55.852
Totale 1.083.300 mln €
Riguardo al bilancio annuale per il 2021, vi è già un accordo di massima tra Parlamento e Consiglio, ma la Commissione è stata invitata a presentare una nuova proposta coerente con il Quadro Finanziario Pluriennale 2021-2027. Essa sarà rapidamente predisposta e sottoposta al Parlamento e al Consiglio per approvazione finale.
Novità su programmi europei
Le ultime settimane e gli ultimi giorni sono stati l’occasione per trovare, oltre ad un consenso generale sul bilancio, anche un accordo politico su molti programmi europei. È attesa una ratifica dei relativi regolamenti in tempi brevi. Citiamo ad esempio:
- Orizzonte Europa • 95.500 mln €
- InvestEU • 26.200 mln €
- Europa Digitale • 7.500 mln €
- EU4Health • 5.100 mln €
- Europa Creativa • 3.000 mln €
- Erasmus+ • 26.000 mln €
- Corpo Europeo di Solidarietà • 1.009 mln €
- Fondo per una Transizione Giusta • 17.500 mln €
- Programma Dogana • 950 mln €
- Fondo Europeo per la Difesa • 7.953 mln €
- FESR e Fondo di Coesione • 234.000 mln €
- Cooperazione Territoriale (Interreg) • 8.050 mln €
- Disposizioni su fondi comuni (Fondi Strutturali)
- Disposizioni transitorie sulla politica agricola comune (FEASR)
Arrivederci al prossimo anno… con una Guida che verrà gradualmente aggiornata al nuovo periodo di programmazione!