Si sente sempre più spesso parlare dei Sustainable Development Goals (o SDGs, in italiano Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile), sia in ambito internazionale sia in ambito nazionale.
Ma cosa sono e cosa c’entrano con l’attività di europrogettazione?
La loro nascita risale 2015 ed è ben spiegata sul sito ufficiale a loro dedicato. In somma sintesi, si tratta di obiettivi comuni che si è data la comunità internazionale (tutti i 193 paesi membri dell’ONU) per favorire lo sviluppo sostenibile del pianeta.
Sono 17, articolati in 169 “traguardi” specifici da raggiungere entro il 2030. Appartengono a tutti i paesi e a tutti gli individui del mondo e sono stati fatti propri da tutti coloro che si occupano di “sviluppo” in senso lato: cooperazione allo sviluppo, ma anche sviluppo delle proprie comunità, sviluppo economico e sociale e sostenibilità ambientale.
Messi insieme, coprono tutti gli ambiti d’intervento della politica, dell’azione sociale, della filantropia e (ovviamente) dei progetti europei:
- sconfiggere la povertà
- sconfiggere la fame
- salute e benessere
- istruzione di qualità
- parità di genere
- acqua pulita e servizi igienico-sanitari
- energia pulita e accessibile
- lavoro dignitoso e crescita economica
- imprese, innovazione e infrastrutture
- ridurre le disuguaglianze
- città e comunità sostenibili
- consumo e produzione responsabili
- lotta contro il cambiamento climatico
- la vita sott’acqua
- la vita sulla terra
- pace, giustizia e istituzioni solide
- partnership per gli obiettivi
Come i loro omologhi in tutto il mondo, i rappresentanti delle istituzioni europee sono in prima linea per raggiungere questi obiettivi, dentro e fuori dall’Europa. Le organizzazioni filantropiche in Europa e in tutto il mondo si sono mobilitate nella stessa direzione.
Sono temi molto più grandi di quelli che intendiamo affrontare con la nostra attività, ma anche la nostra attività di europrogettazione ha una rilevanza per gli SDGs.
Per quanto piccolo il contributo fornito (ogni riferimento va adeguato all’ampiezza dell’intervento), parlare di SDG nei nostri progetti dà un segnale del fatto che sappiamo guardare oltre il nostro orizzonte e che ci sentiamo parte di uno sforzo comune, europeo e mondiale.
C’è di più: concentrare gli sforzi su 17 obiettivi e su 169 traguardi specifici è stato per tutta la comunità internazionale (Unione europea inclusa) un grande stimolo a identificare indicatori e strumenti comuni per misurare i risultati raggiunti. Questa esigenza è la stessa di chi, nel suo piccolo, prepara un progetto europeo e deve poterne dimostrare l’efficacia.
I Sustainable Development Goals forniscono ottimi spunti per l’attività di europrogettazione almeno a tre livelli:
- Ci aiutano a riflettere sul quadro strategico in cui i nostri progetti vengono valutati e realizzati;
- Ci aiutano a identificare con maggior efficacia gli indicatori per dimostrare l’efficacia dei nostri progetti;
- Ci aiutano, attraverso piattaforme e database creati sulla scia degli SDGs, a reperire con maggior facilità dati per confermare le nostre ipotesi comparare i nostri indicatori con la situazione esistente.
Alcune fonti interessanti in cui è possibile raccogliere informazioni utili in questo senso (oltre alla pagina principale degli SDGs già citata sopra) sono ad esempio:
- La pagina del servizio Eurostat dedicata agli SDGs. Riporta interessanti rapporti semestrali sullo stato dei singoli paesi, una serie di ottime infografiche filtrabili per ognuno dei 17 SDGs e per paese, un portale di monitoraggio degli SDGs in Europa (con accesso a dati, ulteriori infografiche e pubblicazioni) e un accesso ai dati di dettaglio per ciascun SDG. Per quanto non immediatamente riferito agli SDGs, ricordiamo a questo proposito anche il Portale dell’Unione Europea sugli Open Data, che raccoglie migliaia di serie di dati settoriali pubblicati dalle istituzioni europee;
- Due siti non ufficiali ma molto interessanti, curati da due network europei in materia: uno dedicato a report, dati e indicatori sugli SDGs nei paesi europei, uno dedicato ad un monitoraggio non governativo sull’avanzamento degli SDGs in Europa;
- La sezione della piattaforma Capacity4Dev dedicata agli indicatori dello sviluppo. Vengono individuati otto temi principali (non uguali, ma coerenti con gli SDGs): agricoltura e nutrizione, educazione, governance, green economy, digitalizzazione, sviluppo economico, migrazione, pace e sicurezza. Per ogni tema viene proposto un sommario dell’azione dell’UE in quell’ambito e uno schema di obiettivi generali, specifici e risultati relativi a quell’ambito (ricordate il Quadro Logico, vero?), associati ad una lista molto completa di indicatori e possibili fonti di verifica. È uno strumento dedicato agli operatori della cooperazione allo sviluppo, ma utile a chiunque si occupi di uno dei settori tematici individuati;
- Una pagina di divulgazione in italiano sugli SDGs, fornita direttamente dai servizi delle Nazioni Unite.
Attraverso esempi e dati, questi strumenti ci danno una mano a migliorare il nostro modo di concepire gli indicatori e di misurare l’impatto del nostro intervento. Due aspetti cruciali della nostra attività.
Buona europrogettazione a tutti!