Se avete sempre sentito parlare dei grandi progetti Horizon2020 ma li avete sempre ritenuti lontani e inaccessibili, è tempo di cambiare idea.
Vi abbiamo già raccontato di ProGIreg, ma non è tutto!
Molto vicino a noi – nelle nostre campagne e in quelle di altri 6 Paesi europei, è in fase di realizzazione BioEnergy Farm 2, un interessante progetto Horizon2020 che coniuga ricerca ed agricoltura promuovendo la produzione di energia sostenibile nelle piccole aziende zootecniche.
Un’opportunità importante per il nostro territorio, caratterizzato da una tradizionale presenza di piccole aziende agricole e dalla combinazione di attività di coltivazione e allevamento. Soltanto il Piemonte ospita circa 1 milione di capi di bestiame adulto, corrispondente al 10% del patrimonio zootecnico nazionale.
Questa operazione vede in primo piano l’Università di Torino (Dipartimento di Economia e Ingegneria Agraria, Forestale e Ambientale) e Coldiretti Piemonte, partner di un ampio raggruppamento europeo guidato dalla società olandese Cornelissen Consulting Services.
Il progetto fornisce un contributo al dibattito in corso in merito alla fattibilità degli impianti di cogenerazione alimentati a biomasse e scarti agricoli. Si concentra sulle tecnologie di piccola scala, adatte alle esigenze di una singola azienda agricola, che può utilizzare i propri scarti riducendo l’impatto ambientale e aumentando i benefici economici derivanti dall’attività di allevamento. Vedere per credere!
Più specificamente, il progetto si propone di assistere 700 agricoltori nella predisposizione di studi di fattibilità e di business plan per l’installazione di impianti di cogenerazione a livello di singola azienda.
Il sito del progetto fornisce vari strumenti di orientamento, di informazione e di auto-valutazione (un po’ come la nostra guida!), cui si aggiunge la possibilità di un supporto personalizzato fornito dai partner del progetto.
L’esempio fornito dal progetto dovrebbe aprire la strada ad una domanda di tecnologie di cogenerazione più ampia e generalizzata tra gli agricoltori, motivando l’offerta ad adeguarsi con tecnologie sempre più accessibili ed efficaci.